Ho sentito per la prima volta parlare dei tre principi, proprio da Alessandro Saramin e Chiara Grandin nel 2014 e devo dire che per quanto mi sembrassero validi, inizialmente non ho prestato molta attenzione. Almeno, non fino a che non ne ho sentito la “chiamata”…
Lasciate che vi racconti com’è andata.
Di quando le cose vanno bene e poi si frantumano
All’epoca ero tanto presa dal mio percorso di formazione come facilitatrice in costellazioni famigliari e sistemiche che, per altro, stava per concludersi. Faticavo tantissimo a mettere in discussione quello che avevo studiato e che credevo giusto. Ascoltavo tutto con un certo distacco e a volte mi capitava di telefonare a Chiara in preda ad una crisi di nervi e rimanere spiazzata davanti alla sua frase:“Veronica stai tranquilla, è solo il tuo pensiero del momento quello che ti sta agitando tanto… Non devi fare proprio niente adesso.”
Nonostante non sia nella mia indole piangermi troppo addosso, proprio non riuscivo a capire perché una situazione che per me sembrava al momento insormontabile e per la quale stavo davvero male, per lei si risolvesse in un pensiero. Eppure me lo avevano spiegato, avevo persino letto dei libri!
Riuscivo sempre a calmarmi parlando con Chiara, ma attribuivo gran parte del successo alla nostra amicizia e al suo modo unico di ascoltare le persone, che non era poco, ma nemmeno tutto. Non riuscivo a realizzare che con tanta semplicità potesse risolversi qualcosa di così grande come il dolore.
Sempre nello stesso anno ho conosciuto quello che ora è il padre di mio figlio ed ho intrapreso una strada del tutto differente da quella che avevo immaginato fino a quel momento, ma che per qualche motivo oggi mi ha portata qui. Ho iniziato a fare la fidanzata, poi la convivente e alla fine la madre di famiglia. Ho messo un pochino da parte il sogno di aiutare le persone, per costruire una famiglia e mi ci sono impegnata con tutte le mie forze, tanto da dimenticare per un po’ tutto il resto. Ci sono riuscita sapete?
Ho fatto tutte le cose per bene ho lavorato sodo per tenere tutto in piedi e ho creato il mio sogno. Tutto questo fino al 2017, l’anno in cui ho perso il totale controllo di quello che stava accadendo intorno a me… Non entrerò in particolari su come è accaduto, ma posso solo dire che la sensazione che mi accompagnava costantemente era che tutto quello che toccavo andava in frantumi. La mia relazione, la mia attività, delle amicizie che consideravo parecchio importanti ed infine anche la casa che avevo affittato si era rivelata una situazione da cui scappare in fretta.
Non era la prima volta che dovevo reinventare la mia vita da capo, ma stavolta credetemi, ero proprio stanca. Questa volta non mi ero fatta mancare proprio nulla. La relazione più importante della mia vita era finita, avevo un bambino piccolo, niente lavoro ed infine a breve niente casa.
Proprio in quel momento sono tornati nella mia vita i 3 Principi.
Non è detto che sia sempre così, ma a volte bisogna proprio toccare il fondo e sentire un grande vuoto, per essere disposti ad ascoltare qualcosa di nuovo, per rendersi conto che forse, tutto quello che abbiamo fatto fino a quel momento, non funziona più e dobbiamo cambiare. Prima per sopravvivere, poi per tornare a respirare ed infine svegliarsi un giorno e chiedersi se fino a quel momento avevamo vissuto davvero…
Ho cominciato ad ascoltare i Tre Principi per trovare un po’ di sollievo, ho cominciato ascoltando e leggendo Chiara per ritrovare un’amica che non mi aveva mai deluso, qualcuno che mi capisse per poi ritrovarmi a viverli sempre di più, comprenderli e poi a volerli condividere con tutti quanti!
Con i Tre Principi ho iniziato pian piano a lasciar cadere tantissime idee su come dovevano andare le cose per andare bene e poco dopo come per magia, c’era davvero qualcosa che andava bene. Ho iniziato finalmente a realizzare che la realtà del periodo che stavo vivendo, per quanto spaventosa, poteva in qualsiasi momento smettere di farmi paura.
Ho realizzato dentro di me che se non potevo fare niente per cambiare quella specifica situazione, allora forse valeva la pena concentrarmi su di me e ricominciare a stare bene indipendentemente da tutto. Molto probabilmente mi sarei dovuta concentrare solo su quello, almeno finché non avrei recuperato le forze per affrontare tutto il resto.
Oltre la paura
Tolta la paura e la confusione avrei sicuramente trovato il modo di ricominciare, come ho sempre fatto.
Perché in realtà, ricominciare non è altro che aprirsi a nuovi pensieri… a quella fonte inesauribile di saggezza di cui siamo dotati tutti quanti e alla quale possiamo attingere in qualsiasi momento. Persino il più buio.
Ho ricominciato a fidarmi del mio intuito, delle mie capacità e ad affidarmi a qualcosa di più grande che non ci abbandona mai. Nessuno escluso, nemmeno te caro lettore!
Nel giro di qualche mese, la mia comprensione di come funzioniamo, non era a livelli in cui si raggiunge la tanto desiderata illuminazione. Eppure stava accadendo che un tassello alla volta, la mia vita stava ricominciando a prendere forma, avevo l’impressione che i problemi avevano iniziato a risolversi quasi da soli e la fatica era sparita.
Ricordo che quando raccontavo i miei fantastici progressi ai miei amici che avevano una comprensione dei tre principi, erano felicissimi ma stranamente poco stupiti. Perché quelli che sembrano miracoli sono “il primo sintomo” che emerge dalla comprensione dei principi e solo successivamente, quando ho iniziato a fare coaching attraverso questo approccio ho capito che per chiunque si apra davvero, funziona davvero così.
Dico sempre che bisogna provare per credere e l’unico effetto collaterale è che non si torna più indietro, perché quando qualcosa cambia dal profondo, ormai è nostro per sempre…
Oggi sono felice e non perché la mia vita va sempre a gonfie vele e non ho più nessun ostacolo, lo sono perché ho un libretto di istruzioni alla mia portata e non temo più così tanto i momenti di sconforto.
Creo ogni giorno la mia vita e le mie relazioni senza aspettare che le occasioni mi cadano in testa e lo faccio in totale rilassatezza, ottenendo gli stessi risultati (se non di più) di quando facevo tanti sforzi.

Apriti e affidati
Non ci sono riuscita perché sono più brava di altri, tutti ne siamo capaci. Basta solo volerlo. Che sia un periodo bello, brutto, di cambiamento o di confusione basta solo fare un atto di fiducia all’inizio. Sapendo che in fin dei conti quando si fa qualcosa per sé stessi non è mai tempo perso, che se siamo un po’ più felici anche chi ci circonda ne trae beneficio e anche questa è una cosa che non costerà più molto sforzo.
Mi affido alla mia fonte ogni volta che non so dove andare e lei mi indica la strada, la seguo e quando non mi va più posso cambiare sapendo che cadere e rialzarsi è difficile solo nella misura in cui pensiamo che lo sia. Posso fermarmi ogni tanto a riposare e godermi il paesaggio perché anche il tempo che passa non mi fa più paura da quando so che sto vivendo esattamente la vita che voglio!
Spunti di coaching per te…
C’è qualche punto della mia storia che ti ispira?
Come potresti riportarlo nella tua e provare a valutare una nuova possibilità?
Cosa effettivamente è cambiato nella mia vita? Cosa puoi cambiare nella tua?
Sembra facile, penserai… Beh, solo nella misura in cui pensi che lo sia…
Se è la prima volta che senti parlare dei 3 Principi, ti invito a leggere tutti i post che pubblicheremo e lasciarti ispirare dai contenuti e dalla semplicità di essi, iniziando a vedere come potrebbe cambiare la tua vita con questo tipo di consapevolezza. Sono sicura che tutti noi saremo lieti di approfondire con te qualsiasi dubbio o intuizione…
Ci vediamo al prossimo post!
Veronica Alessio
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