No, non si tratta né di una domanda trabocchetto né di una domanda filosofica del tipo “è nato prima l’uovo o è nata prima la gallina?”. A questa domanda c’è una risposta molto semplice e chiara. L’ho ascoltata la prima volta in un incontro online con Marina Galan, una coach 3 Principi. L’ho capita però solo qualche tempo dopo, quando, di fronte ad una scelta che ritenevo difficile, non sapevo proprio che pesci pigliare.
Ma procediamo con ordine. Cominciamo con la sottoscritta alle prese con la decisione di aumentare il contingente di ore settimanali nell’organizzazione per cui lavoro o continuare con il part time.
Io tendevo più per accettare l’offerta del tempo pieno. Poche ore dopo ci ripensavo: meglio il part time. Sicura? No. Lo stipendio sarebbe certo più consistente. Di quanto? Ma poi che me ne faccio dei soldi se non ho tempo libero per spenderli? Ma cosa me ne faccio del tempo libero, se lo devo poi passare a fare i conti per capire se posso permettermi una vacanza?
Più riflettevo, più arrancavo. Nonostante le mille e una ragioni, nessuna delle opzioni mi dava gioia. C’erano sempre dei “ma”, qualche “però” e tante paure: di pentirmi, di guadagnare tanto ed essere infelice, di essere infelice e guadagnare poco.
La risposta è…
E poi mi è tornata in mente la frase di Marina Galan. La risposta alla nostra domanda.
Non sono le decisioni giuste a regalarci calma e chiarezza mentale. È da uno spazio di calma e di chiarezza mentale che emergono le decisioni giuste.
È alquanto rischioso mettersi in cammino in una notte di nebbia, quando non si distinguono i contorni del bosco che ci circonda. È più sensato fermarsi ed aspettare che faccia giorno. Sei d’accordo?

Eppure, a volte si crede che cercando con ansia febbrile tra gli alberi e i cespugli, si possa trovare il sentiero che ci condurrà al sorgere del sole. Ci si perde tra ragionamenti contorti, farraginosi, nella speranza di trovarne uno più attendibile degli altri che ci faccia mettere l’animo in pace. Ma è inutile.
Perché, vale la pena ripeterlo, non esiste un sentiero che ci possa condurre verso l’alba. L’alba esiste di per sé, ad ogni ora del giorno in ogni angolo del pianeta. È il sorgere del sole che porta la luce necessaria per proseguire il cammino, non certo il contrario!
Un po’ di teoria dei 3 Principi
Ci sono delle ragioni “teoretiche” alle fondamenta di questa perla di saggezza. Secondo Sydney Banks, la prima persona a diffondere i 3 Principi nel mondo.
Ogni persona ha a disposizione una fonte innata, inesauribile e costante di chiarezza mentale e di benessere.
Se non la si percepisce, dice Sydney Banks, è perché in quel momento riteniamo validi riflessioni e pensieri creati per lo più da convinzioni abitudinali (per esempio “io sono una persona fatta così e colà, che ha bisogno di passione, sicurezza, stabilità” etc. etc. Se ti ritrovi in questa frase, leggi il mio articolo di qualche settimana fa) o dalla paura di fallire, di perdere un’occasione, di non essere all’altezza, di deludere…
Si vaga, come in una notte senza luna, tra i pro e i contro delle nostre liste, tra i calcoli delle spese e delle entrate, tra sentimenti alternanti di amore e odio verso la stessa persona. È così che ci si perde e a volte nemmeno si capisce bene dove. Ci si ritrova solo quando si riesce a mettere un punto al flusso di pensiero, quando ci si ferma in silenzio ad aspettare la luce del giorno.
Ma in silenzio davvero. Ed eccola lì…la quiete.
Aspetta che faccia giorno… bevendo il tè
C’è un’espressione, in tedesco, che meravigliosamente traduce in parole l’immagine dell’attesa paziente ed inoperosa. Quando non si può far altro che aspettare in Germania si diceva e tuttora si dice “Non si può far altro che aspettare e bere del tè”. Questo perché qualche secolo fa si pensava che determinati tipi di tè avessero proprietà curative. Ci si riferisce così al fatto, che una volta bevuto il tè si debba semplicemente aspettare che faccia effetto.
Quando non saprai che decisione prendere, rallenta, e aspetta che faccia giorno dentro di te.
Nel mentre bevi una tisana o fatti un aperitivo. E metti un punto al flusso dei tuoi pensieri. Fai silenzio.
Minuto dopo minuto, ora dopo ora, i contorni del mondo là fuori si faranno sempre più nitidi e definiti, perché, con la luce e la chiarezza che emergeranno dentro di te, i tuoi occhi distingueranno al meglio colori ed ombre. Saprai allora cosa fare.
Io, tanto per dire, ho dovuto aspettare qualche giorno, prima che si facesse strada dentro di me la consapevolezza di volere dell’altro oltre al lavoro da dipendente. Mi sono quindi decisa per il part time. E no, non me ne sono pentita. Nemmeno quando ho saputo quanto avrei guadagnato lavorando a tempo pieno. Per i miei parametri, tanto di più. Eppure, adesso sono, per i miei parametri, tanto più felice.
Anna
Lascia un commento