Una volta a lezione di Kickboxing chiesi al mio insegnante:
“Se uno molto più forte di me fa per tirarmi un pugno, come faccio a difendermi?”.
Lui con un sorriso mi rispose:
“Semplicemente, spostati”.

Interessante. Dopotutto, non è così anche nella vita?
Spesso ci capita di sperimentare stress a lavoro, insoddisfazione in una relazione, incomprensione nelle amicizie e di rimanere lì dove siamo. Succede a te, a me, a tutti. Io personalmente quando accadeva cercavo di stare meglio. Facevo sport, ne parlavo con i miei affetti, cercavo l’ingranaggio rotto, mi distraevo. Ma di fatto, non mi muovevo. Rimanevo stressata dentro di me. Rimanevo lì, tutt’al più con la guardia alta, a ricevere pugni e a domandarmi il perché.
La soluzione in realtà era a portata di mano: farmi un paio di domande e darmi una risposta sincera: Qui dove sono ora, è dove voglio essere? Il “Qui” dove sono ora, mi dà gioia e benessere?
Avessi ascoltato senza paure quel che io stessa avevo da dirmi, mi sarei risparmiata non pochi dolori. Quando finalmente l’ho fatto, quando finalmente mi sono spostata (da un lavoro, da una città, da una relazione), la vita ha cominciato a fluire. Non senza intoppi, ma decisamente con meno ansie, meno attrito e più gioia.
Non fatevi ingannare. Lo spostarmi, e il mio stare meglio, non derivava direttamente dalla scelta di trasferirmi fisicamente o cambiare relazione. Il mio stare meglio era una conseguenza dell’essermi ascoltata, ed essermi quindi “spostata” in uno spazio diverso all’interno di me. E da lì aver ascoltato la direzione giusta da seguire. Ecco che allora i miei “trasferimenti” nella vita, sono stati una naturale conseguenza dell’essere semplicemente spostata in uno spazio di ascolto dentro di me.
SPOSTATI… come la mia PETUNIA
Sul mio terrazzo cresce una pianta. E’ uno Spatafillo al quale ho dato il nome di “Petunia”.
Dopo otto anni sul balcone nord sempre all’ombra, ho spostato Petunia alla finestra sud-ovest del nuovo appartamento. La sua trasformazione è stata immediata e indovinate un po’? È cresciuta e fiorita. Magia? Non direi. È nella natura di ogni pianta crescere e fiorire se esposto alla giusta luce, nella giusta direzione.

Così è per noi esseri umani. Siamo fatti per stare bene, per sperimentare gioia, per sentire che, nonostante tutto, va tutto bene. Se non ci sentiamo così, allora è solo perché stiamo “dalla parte sbagliata del balcone”.
Se stai sperimentando fatica, se hai la sensazione di trovarti in un vicolo cieco, se non sai dove andare e ti fai prendere dall’ansia, sei nel posto sbagliato. Ma ogni posto è sbagliato quando il tuo pensiero è “sbagliato“. Se sei “collocato a nord” sei un po’ come il mio Spatifillo nel vecchio appartamento, vivi in ombra e non dai libero sfogo al tuo potenziale.
E allora basta che rimani in ascolto, che senti cosa davvero ti fa stare bene. Chiediti:
Il “Qui” dove sono ora, mi dà gioia e benessere?
Parti dal “qui” della tua mente. Poiché quando farai chiarezza dentro, e ti sposterai nel giusto spazio all’interno di te, spostarti poi anche all’esterno e fare cambiamenti nella tua vita sarà una conseguenza di questo.
Rimani in ascolto della tua vera natura. E poi semplicemente, spostati. Ovunque tu senta che è davvero giusto per te.
Anna.
Grazie Anna per avermi ricordato l’importanza dell’ascoltarsi e di come questo dovrebbe essere alla basa di ogni scelta…anche dello spostarsi!!!
Cara Francesca,
questo articolo l´ho scritto pensando a tutte le volte in cui ho lottato per un´idea, un progetto, un lavoro ed una relazione che non erano fatte per me. Non si tratta di girare come della trottole alla ricerca di qualcosa che finalmente ci regalera´la felicita´. Come hai detto tu si tratta di ascoltarsi e di capire qual e´il posto giusto per noi in questo momento. Un abbraccio grande,
Anna
Cara Annetta, molto chiare e precise queste tue riflessioni. Riguardano tutti noi, ma molti continuano a stare ” dall’altra parte del balcone “. Una mia amica alla quale le ho inviate, mi ha detto che ogni giorno le rilegge e che la fanno stare bene. Ti ringrazia. Io ti abbraccio.
Carissima!
Come la mia “Petunia” sono stata anni sul balcone nord ad aspettare la luce. Anni a dare retta non tanto a cio´che sentivo mi avrebbe fatto bene, bensí a cio´che pensavo mi avrebbe fatto bene.
Il cambiamento e´avvenuto quando ho cominciato ad ascoltare me stessa, la mia vera natura, cio´che mi dava una sincera gioia e und autentico benessere.
Spero che alla tua amica queste parole possano essere di ulteriore ispirazione. Un abbraccio e a presto!