La risposta è: perché credi ad alcuni pensieri e agisci spinto da una pessima sensazione. Tranne casi estremi, non c’è nulla di male per me nell’arrabbiarsi. Semplicemente alla lunga è stancante e poco produttivo. Uno dei più grandi benefici personali che ho provato da quando conosco i 3 principi è quella di aspettare il momento giusto per chiarire qualcosa e prestare meno attenzione alla rabbia: non si tratta di reprimerla ma di non filarci troppo dietro.
Sebbene abbia avuto sufficienti prove di quanto sia straordinario attendere che la rabbia si sgonfi e di quanto poi diventi più facile risolvere qualsiasi conflitto, ogni volta che pensieri di rabbia mi attraversano, mi viene automatico credere 3 cose:
1. Se non dico o faccio qualcosa subito, dopo, potrebbe essere troppo tardi.
2. Non sono una codarda o una falsa: le cose che penso le dico in faccia
3. Questa persona ha bisogno di essere rimessa al suo posto.
Potresti riconoscerti in uno o in tutti questi filoni di pensiero: vediamoli quindi nel dettaglio per tenere ciò che di buono in essi c’è e mollare ciò che è superfluo.
1. Il CLUB “AGIRE SUBITO”
Se ti riconosci nella prima frase, di certo hai fatto a lungo parte del club “DEVO agire subito, ne va della mia stessa sopravvivenza”. Ogni volta che crediamo all’idea che dovremmo agire subito, di fatto siamo totalmente immersi non solo nella rabbia ma anche nella paura. Ci sentiamo minacciati e abbiamo voglia di passare al contrattacco. Ogni volta che mi sento così, per quanto tutti i miei sensi mi spingano all’azione so con certezza che è un momento pessimo per farlo.
Cosa c’è di buono in questo club?
La rapidità. A volte nella vita tentenniamo anche quando sappiamo che sarebbe il caso di agire. Quindi quando ci sentiamo smossi e scossi dalla rabbia ci viene da prendere la palla al balzo e agire sull’onda dell’adrenalina. Per uscire da questo club spesso basta vedere che tempismo e fretta non sono la stessa cosa. E che il tempismo è ciò a cui naturalmente puntiamo quando desideriamo fare o dire le cose al momento giusto.
2. IL CLUB “DICO CIO’ CHE PENSO”
Ecco, questo è il mio preferito. Sebbene noi frequentatori di questo club, mettiamo l’onestà e l’autenticità ai primi posti ci dimentichiamo che non sempre quello che pensiamo è intelligente o sensato o utile. Specialmente quando siamo arrabbiati.
Cosa c’è di buono in questo club?
Un desiderio di autenticità. Cosa c’è di erroneo? Un credere che l’autenticità sia dire tutto quello che ci passa per la testa così come viene. Inizia a vedere che non tutto quello che pensiamo è vero e che più spesso di quanto ce ne rendiamo conto la nostra opinione delle persone cambia sulla base dei nostri umori. Quindi perché darci tutta questa importanza? Continuerai a essere onesto e a dire le cose importanti, solo lo farai quando sarai lucido e non agitato.
3. IL CLUB “AL SUO POSTO”
Questo club, in qualche modo, vive quello che sta accadendo come una personale invasione dei propri limiti. Da cui nasce il desiderio di “rimettere la persona al suo posto”. Sentiamo che la persona si è spinta troppo oltre senza il nostro permesso. Ogni volta che ci sentiamo così crediamo che il nostro benessere sia minacciato. Eppure tranne nel caso di aggressioni fisiche, niente dentro di noi può essere davvero intaccato dal mondo esterno.
Cosa c’è di buono in questo club?
Che c’è qualcosa che per te conta e che ha valore. Sei libero di mettere i limiti che vuoi e di farli rispettare solo ricordati, che ogni limite è e sarà sempre arbitrario e che a volte sarai tu stesso a renderti conto che quel limite non ti serve più.
Sfogati con persone lucide
Quando sono arrabbiata e chiamo gli amici, loro mi ascoltano senza dare troppo peso alle mie parole, perché sanno che quando mi sarò calmata vedrò le cose diversamente.
A questo proposito mi viene in mente un grande toccasana: circondati di persone che non ti prendono troppo sul serio quando sei arrabbiato. Perché sono persone che sono in grado di guardare con tenerezza i tuoi sfoghi del momento senza crederci troppo.
E grazie al fatto che vedono comunque la parte più saggia di te anche quando tu stesso non la vedi, ti aiutano a ripuntare lo sguardo a quello che conta, ovvero:
Dire la tua verità con una buona sensazione nel farlo.
Ciao gente, dalla vostra coach Grandin anche per oggi è tutto!
Chiara
Chiara,
Questo articolo è semplice, lineare e molto, molto bello. Io faccio parte del club “al suo posto”, tessera numero 001!
Mi fa molto piacere Anna! Un grande abbraccio
Sei stupefacente Chiara,vedere persone che fanno di tutto per migliorare la qualità della vita in un modo così bello e intelligente è straordinario, dovrei o sarebbe bello poterci riuscire anche io
@Massimo: Torna a trovarci qui sul blog Massimo. Leggi gli articoli vedrai che qualcosa inizierà a cambiare anche per te. Magari potresti essere fra i partecipanti del Congresso sui 3 Principi che si terrà nella primavera del 2021. A presto. Torna quando vuoi.