Una volta mi piaceva il brivido: trovarmi su uno strapiombo, l’alta velocità con il vento in faccia, le discese rapide nei sottopassaggi, le altalene, persino giostre tipo le montagne russe (non ricordo se sono salita sul blu tornado). Ad un certo punto quel brivido che prima trovavo fantastico ha smesso di piacermi per cui se mi capita, va beh, ma se posso, anche evito. A Gardaland non ci ho più messo piede.
Ma non è questo il punto. Anche prima, quando mi piaceva, la sensazione era spesso molto forte e ci voleva un po’ di tempo prima che potessi ritrovare la mia stabilità e semmai salire su un’altra giostra.
Lo stesso accade quando arrivano pensieri o sensazioni molto forti: possono avere un impatto su di noi veramente potente.
Non importa che sia “solo un pensiero”, “solo un’emozione” l’impatto che talvolta hanno può essere quello delle montagne russe o del blu tornado.
Molti miei clienti “dato che adesso hanno capito come funzionano le cose”, si stupiscono che ancora possano stare male, ancora abbiano la sensazione di stare dentro un frullatore, ancora ci possano metter un sacco a ripigliarsi.
Alcuni commettono l’errore di pensare che una volta compresi i Principi questi non avranno più alcun effetto su di loro. Comprendere il funzionamento non significa eliminare gli effetti ma solo comprendere “la legge fisica del Principio”. La cosa interessante è che la consapevolezza porta con sé degli effetti collaterali sorprendenti, utili e stupefacenti.
Ma non è ancora questo il punto. Accadrà ancora e ancora e ancora che arrivino a razzo pensieri o sensazioni che colpiscono dritti allo stomaco. E come rassicuro io “tranquillo/a, non è pericoloso ma intanto rallenta e ripigliati”. Proprio come dopo il blu tornado, se gli effetti su di te sono destabilizzanti, è meglio che ti fermi, che lasci che lo stomaco ritorni al suo posto. Sicuramente ti riprenderai. Quando? Non lo so, ci vuole il tempo che ci vuole. Ma se non lo farai il rischio è che alla prossima giostra pure l’anima voglia uscire dal tuo corpo.
Non è sbagliato sentire quella sensazione di pugno allo stomaco, non è nemmeno pericolosa. E’ solo una sensazione che il corpo e la mente ci danno per avvertirci che l’impatto è stato forte e che hanno bisogno di tempo per quietarsi e ributtarsi nella nuova avventura, nel nuovo pensiero, nella nuova sensazione.

Io, per precauzione, a Gardaland, se ci dovessi tornare mi limiterei alle tazzine e nella vita invece, mi prendo quello che capita e quando capita, ma ne faccio sempre meno un dramma.
E a te? Ti va di raccontarmi di come vivi tu i tuoi “colpi allo stomaco”? Aspetto le tue storie.
E´ proprio vero! Non e´che, da quando conosco i 3 Principi, sono immune dal sperimentare momenti no. La differenza e´che adesso so che questi brutti momenti…non esistono se non nella mia testa. E rallento oppure mi metto a pulire come una pazza, a volte piango, altre mi nascondo sotto le coperte. Ma so che passano. E da quando conosco i principi passano molto piu´in fretta.
Il momento in cui ho scoperto che era tutto normale e che non c’era nulla di pericoloso, nè da cambiare è stato RILASSANTE!
Credo che quello sia stato il momento in cui ho hatto un grande salto di qualità nel godermi la vita!
Grazie Anna.
Che sollievo Annalisa, leggere le tue parole.! Conoscere il nostro funzionamento non equivale a dire “ funzionare in modo straordinario”!cioè’ immuni da cadute di pensiero. E’ come dire ad un medico di non ammalarsi e patisco sempre meno la mitica frase: “perché te la prendi? Non conosci i Tre Principi? Ora sorrido… e attendo che un nuovo pensiero prenda il posto dell’ultimo. Grazie un caro saluto
Grazie a te Claudia per questa condivisione.
Non siamo immuni solo perchè lo sappiamo. Viviamo le esperienze che vivono tutti ma sappiamo anche che quella sensazione non è pericolosa, nè da cambiare o scacciare o modificare. Non è sbagliata: SEMPLICEMENTE E’! E vedere questo fa tutto un altro effetto nel vivere l’esperienza.