Rimini, corso internazionale 3 Principi Riscopri la tua vera natura, con Chip e Jan Chipman: giorno 1.
Ve lo avevamo tanto annunciato e oggi finalmente siamo partiti.
Riassunto della giornata in una parola? Caloroso. E non mi riferisco alla temperatura della sala convegni dell’hotel Touring. E no, non mi riferisco nemmeno al sole caldo che, ormai, sulla soglia di giugno, inizia a vestirsi d’estate. Sto pensando all’abbraccio di Jan Chipman che, senza avermi mai visto prima, al posto della solita stretta di mano di circostanza, mi ha dato. Da quel momento, appena entrata nella hall dell’hotel, ho capito che questi 4 giorni sarebbero stati profondi, intensi e veri proprio come quell’abbraccio.
E il mio personale bilancio della giornata non smentisce quelle sensazioni. Spensieratezza, serenità, amicizia, energia positiva: è stato questo il palcoscenico su cui i due coach, marito e moglie, hanno raccontato la loro storia, iniziata quando stavano per dirsi addio, e continuata grazie a un nuovo sorprendente Inizio, avvenuto dopo l’incontro con Sydney Banks.
Sarà perché tutti fin da subito abbiamo ubbidito all’unico precetto che ci è stato dato dai due insegnanti: “Svuotate la mente da qualsiasi pensiero, lasciate a casa mariti, figli, lavoro: ora ci siete solo voi”, ma con la mente sgombra e il cuore aperto, i 25 partecipanti in sala hanno ascoltato senza batter ciglio per due intensissime ed emozionanti ore il racconto dei formatori.
Come promesso, non sono mancati nel corso di tutta la giornata i momenti di conversazione e di confronto diretto, di confidenze e di condivisione, anche fuori dalla sala, il tutto in un clima informale e scherzoso che ha permesso anche ai più timidi di lasciarsi andare.
Ciò che mi è rimasto più impresso? Senza dubbio la facilità con cui Chip Chipman e Jan Chipman riescono ad arrivare alle persone fino a pochi momenti prima sconosciute, toccandone le corde più profonde del cuore; il sorriso sincero e dolce di Jan che non ha mai smesso di esserci per tutto il giorno e la simpatia contagiosa e genuina di Chip, segno, per entrambe, di chi ha scoperto di avere dentro di sé quella felicità innata che rappresenta la nostra vera natura.
Corso Tre Principi Rimini, giorno 2
Quanto può essere emozionante un gesto semplice come dare la mano al proprio compagno e tenerla stretta tutto il tempo necessario per trasmettergli il suo amore, in un momento di difficoltà? Per me immensamente.
Se chiudo gli occhi e ripenso alla giornata meravigliosa trascorsa oggi in compagnia di Jan e Chip Chipman è questo il primo ricordo che mi rimbomba nella mente. E non me ne stupisco, perché, in fondo, proprio oggi ho avuto la conferma che sia Amore l’unico principio che muove il mondo.
Stamattina abbiamo aperto il corso facendo una rapida panoramica di come avevamo dormito: gran parte delle persone presenti in sala ha trascorso la notte in bianco per le emozioni troppo forti provate il giorno precedente. Credo sia venuto il mio turno, perché sono le 23 e proprio ora sto riflettendo su ciò che oggi ho percepito durante la sessione.
Un cocktail di sensazioni ossimoriche per tutto il giorno ha pervaso la stanza, ubriacando di emozioni ogni partecipante: risate genuine alternate a pianti di liberazione, di sfogo, chiacchiere di amicizia ad abbracci di commozione, baci di gioia a lacrime di ricordi.
Si è parlato di come nasca la vita e di come sopraggiunga la morte, di come a volte sia difficile il viaggio della propria esistenza e di quanto sia indispensabile rendersi conto e godere di quel qui e ora che ferma il nostro mondo per un istante, dandogli sapore. E poi, di come andarsene da questo mondo sia naturale, sì, perché come diceva Sydney Banks: “Non c’è niente da temere dalla morte perché stai solo tornando a casa, e casa è dove hai avuto origine e visto che siamo parte del tutto, siamo anche parte di chi amiamo”.
Si è parlato di perdono. Ma non quello dovuto, quello che nasce all’improvviso da una rivelazione intuitiva spontanea e che ti porta, ad esempio, a ricongiungerti con tuo padre dopo anni di separazione, donandogli una nuova vita anche solo per pochi anni.
Amo le storie vere. Amo ascoltare storie vere. Amo scrivere di storie vere. Ma quella che oggi hanno raccontato Chip e Jan Chipman non la riporterò; se ne avrete l’occasione, e ve lo auguro, ascoltatela di persona in assoluto silenzio, perdendovi completamente in quelle mani giunte di due compagni di vita che hanno donato a chiunque in sala la forza della speranza, la certezza dell’amore, la perfezione del nostro essere interiore.
Per tutte queste ragioni e per molte altre, la giornata di oggi si merita come parola chiave: commozione.
Corso Internazionale 3 Principi Giorno 3
Avete mai sentito parlare di serendipity? Io avevo visto l’omonimo film, una commedia d’amore particolarmente riuscita, tanti anni fa, ma non mi ero mai presa l’onere di cercare il significato di questa parola, forse perché il suo suono allegro e spensierato bastava.
Poi, postando una fotografia del mare su Instagram in questi giorni a Rimini, mi è venuto spontaneo inserire serendipity termine come hashtag da corredo all’immagine. E allora mi sono chiesta: ma che cosa vorrà mai dire?
Google è venuto in mio aiuto. Serendipità è un neologismo che indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra.
E questo non può che essere il riassunto migliore per la giornata del corso internazionale Tre Principi di oggi, iniziata con una passeggiata nella bassa marea, proseguita con sessioni di coaching individuali o a gruppi nei chioschi in spiaggia con Chip e Jan al sapor di cappuccino, e finita in solitaria in riva al mare.
Vi racconto qual è stata la mia serendipità.
Oggi qualcosa di inaspettato mi ha colpito, affondato e fatto rinascere nell’istante di un attimo: un’immensa e profonda sensazione di serenità e pace arrivata così forte e così all’improvviso, mentre ero alla ricerca di un ristorante dove cenare, dopo che ero rimasta sola e senza quel piano B di riserva, che io amo avere in ogni circostanza per un mio personale senso di tranquillità; dopo che mi ero ustionata la pelle in spiaggia e sono stata costretta a farmi alcuni chilometri a piedi con pc e zaino sulle spalle bordeaux, e, come se non bastasse, dopo che avevo avuto una discussione a distanza con il mio ragazzo.
Ma proprio in quel momento, alzando gli occhi al mare che amo di più, quello della sera, e stuzzicata da quella brezza che arriva a solleticarti il collo, mi sono sentita felice, appagata, serena, sazia di quello che avevo dentro di me, di me. Senza un reale motivo, senza una normale logica.
E allora mi sono lasciata cullare da quella sensazione. Ho passeggiato sola in riva alla spiaggia senza più sentire il male alle spalle bruciacchiate, dimenticandomi di tutto e, semplicemente, sorridendo. Senza pensieri che erano come svaniti. Gli stessi, spesso stupidi, che molte, troppe volte ci impediscono di ascoltarci dentro e di vedere quella bellezza innata che ci portiamo nel cuore dalla nascita.
Questa realizzazione è il regalo più grande che mi porterò a casa da questi 4 giorni: la possibilità data ad ognuno di noi di accorgersi di essere felice solo per il fatto di essere e esserci, indipendentemente da tutto.
Che dire? La parola chiave di oggi non può che essere felicità.
Corso internazionale Riscoprire la Nostra Vera Natura, Giorno 4
Alte foreste verde brillante, porti le cui barche attraccate si riflettono sull’acqua come belle signore, un cielo azzurro dove le nuvole si rincorrono spensierate: Salt Spring Island, Canada, ha l’aspetto di uno di quei disegni che amavamo fare da bambini quando ci davano come tema la natura secondo te e che, ancora oggi, sono tutto ciò che di più puro si possa immaginare.
È da quel posto incantato che sono arrivati i due formatori Chip Chipman e Jan Chipman, ed è lì che torneranno tra qualche giorno, consapevoli di aver seminato del bene dietro di sé, nel loro lungo ritiro in Europa.
“Sono contento di vedere nei vostri volti la serenità, siete bellissimi”, così Chip ha aperto il quarto e ultimo giorno di corso Tre Principi all’hotel Touring, guardando una platea di persone, ormai amiche.
In quattro intensi giorni Chip e Jan ci hanno fatto ridere, ci hanno fatto commuovere, ci hanno fatto guardare dentro e per questo, a volte ci siamo arrabbiati, a volte sorpresi di noi stessi, a volte ci siamo lasciati andare, dandoci il permesso di far cadere qualche lacrima al sapore amaro di vecchi dolori passati.
Ma soprattutto i due formatori hanno condiviso con noi la loro toccante storia personale, i loro aneddoti più comici e quelle sensazioni di vita vissuta che ognuno di noi, sono certa, non dimenticherà mai.
In quella piccola e accogliente aula, diventata così familiare e intima in poche ore, anche i partecipanti hanno condiviso tanto: dalle storie che non ti saresti mai immaginato di riuscire a raccontare, alla grande sorpresa per una rivelazione intuitiva, ai desideri che ognuno di noi nasconde nel cuore. Si sono consumate risate e susseguite domande. Si sono formate amicizie e quei volti sconosciuti del primo giorno sono diventati parte del proprio viaggio di vita.
Sommando tutto questo in un grande abbraccio, Chip e Jan hanno voluto salutare calorosamente ogni partecipante con una foto ricordo, restando spensierati anche sotto i flash delle macchine fotografiche che improvvisamente li hanno investiti al pari di due star.
Poi si sono avviati verso la loro isola incantata da dove, sono certa, continueranno a portare la loro storia di amore e felicità al mondo.
Vi lascio come ultima parola chiave di questo piccolo viaggio assieme: vera natura.
Giulia Rossi
Addetto Stampa
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