Se glielo chiedi, qualsiasi persona, con ogni probabilità, ti dirà che vuole essere felice.
Anche tu, talvolta, lo dici a te stesso: “voglio essere felice!”
Alcune persone lo sono già: serene e appagate della loro vita.
Altre sono temporaneamente tristi ma sanno che è solo un momento: passerà!
Molti si sforzano di esserlo con risultati più o meno efficaci (e magari sono anche un po’ arrabbiati perché nonostante il loro impegno non riescono ad ottenere il risultato desiderato).
Tanti sono tristi e, se la cercano, la felicità, lo fanno nel posto sbagliato.
Cercano nei se, nei quando o nei sospiri:
“Ah, quando otterrò quel posto di lavoro, allora…”
“Se mio marito sarà più gentile con me, allora…”
“Sigh… oh mi piacerebbe tanto fare un viaggio sui Fiordi Norvegesi… sigh -ma non accadrà mai… sigh.
Se troverò la donna della mia vita, allora si che…”
“Quando tutto sarà risolto,orfh, allora…”
“Se solo avessi il coraggio di osare, sosph, allora…”
“Anf… ho troppa paura di dire di si e buttarmi in questa impresa… sigh – chissà cosa direbbero se fallissi!”
Insomma se, quando, sigh, anf, orfh… se ne possono generare tanti quanto è ampia la nostra immaginazione!
E allora, dove… quando… è posso trovarla questa felicità fuggitiva?!
Cerchiamo qualcosa che non va trovato perchè è sempre lì. E’ la sostanza di cui siamo fatti che di solito copriamo con una miriade di pensieri che ci imediscono di vederla proprio lì davanti a noi, in ogni momento e in qualsiasi luogo.
Quando provio amore per le cose, le persone, la vita sento la felicità.
Quando, nonostante la paura, mi do da fare per tramutare i miei piccoli o grandi sogni in qualcosa di concreto, sento il suono della felicità.
Quando vedo che le cose si aggiustano anche se non sono intervenuta in prima persona, posso provare felicità.
Quando sperimento che non è necessario che le cose cambino o gli altri cambino perchè io possa essere felice, allora sento gioia.
Quando smetto di credere che quando sto male, sono triste o arrabbiata, allora non posso sentire uno spazio di felicità, allora la sento!
Insomma quando, invece di cercarla fuori, legata a corda doppia con qualcos’altro che dovrebbe accadere, mi rilasso, smetto di darmi tanto da fare per cercare qualcosa che so essere lì e aspetto quieta il momento in cui tornerò a vederla, sentirla, sperimentarla.

E quando non ci riesco? Quando mi sembra vero che la felicità non esista e tutto il mondo stia operando contro di me? Quando credo ai miei pensieri di impotenza, inadeguatezza, senso di colpa, paura e chi più ne ha più ne metta?! Quando addirittura non voglio essere felice?! Beh, la verità è che non è un problema nemmeno questo. Ho visto troppe volte che prima o poi mi passa e non avrò più tutta questa voglia di stare così. Che posso mettermi comoda e godermi la mia voglia di lamentela e di infelicità perchè farlo non mi mette in una situazione di reale pericolo.
So che è controproducente cercarla perchè la felicità non è in uno sforzo, è in un’intuizione. Va e viene al ritmo dei miei pensieri.
E poi, insomma, è un mio diritto… non un mio dovere!!!
Buona settimana!
Ci sentiamo alla prossima intuizione.
Annalisa
é vero la felicità è in noi . Se non vuoi gestire le “cose” “la vita” (anche perchè non è possibile )e lasci la vita scorrere, fai cose che piacciono,puoi veramente essere “felice”.
La felicità c’è ma non sempre riusciamo a vederla o a starci.
Sperimento su di me e anche su tante persone che conosco lo sforzo della ricerca di felicità.
Quello che ho trovato illuminante nel conoscere i Principi è che, soprattutto quando non ti sforzi di essere felice, di lasciar andare, di essere adeguata/o tutto risulta molto più naturale e una saggezza più vivida e autentica emerge con naturalezza portandoti proprio le risposte di cui hai bisogno in quel momento.