Da quando sono nata mi sento dire la stessa frase da persone diverse: insegnanti di ogni ordine e grado, amici, mamma: ma perché la fai sempre così difficile??
Già… Me lo chiedo anch’io!
Chissà perché, mi sono spesso trovata a vedere il lato più oscuro delle cose, il bicchiere mezzo vuoto, ciò che potrebbe andare male e a prendere spesso la strada più faticosa per giungere alla meta.
Ho dato spiegazioni diverse a questa tendenza, a seconda dei momenti che affrontavo: tara genetica, risultato di una fervida immaginazione (negativa ovviamente!), storie di vita faticose, inclinazione caratteriale.
Crescendo, ho spesso pensato che a peggiorare le cose ci fosse anche il mio lavoro di psicoterapeuta: maneggiare sofferenza e dolore quotidianamente, forse non aiuta a vedere il mondo a fiori e palloncini!
Forse…
Piano piano però ho iniziato a comprendere che “forse” ciò che accadeva nella realtà non c’entrasse un granché; in effetti c’erano dei momenti in cui le cose sembravano andare per il meglio e invece io trovavo sempre tutto così difficile e faticoso! Oppure, in momenti duri e “incasinati” le mie sensazioni erano di leggerezza e di possibilità! Che strano…
“Beh, allora sicuramente – mi dicevo – il problema è nella mia testa, sono io che mi complico la vita!” Sì però allora come mai ogni tanto mi sentivo leggera e in pace? La tara genetica nella mia testa era a tempo? Giorni dispari ‘sana’, giorni pari ‘malata’?
Ma dai!!!
Nel frattempo un’amica mi aveva dato un libro da leggere (tra le centinaia che avevo già divorato). Il titolo: “Qualcuno avrebbe dovuto dirtelo” di un tale Jack Pransky.
Mentre leggevo sentivo che qualcosa dentro si alleggeriva, si stendeva, si spiegava, esattamente come le vele spiegate al vento fanno procedere spedita la barca… Che pace, che energia! Potevo chiaramente sentire dentro di me, al di là delle solite menate che infestavano la mia mente, che la vita poteva anche essere più semplice di così!
“Eh siiiiiiiiiiiii – dentro di me una voce disfattista – troppo semplice!”.
E così, a metà lettura, l’ho gettato via!! E fine. Volevo decisamente restare lì, nella fatica.
O forse non mi ero ancora data il tempo. Già, il tempo. Che fretta di capire subito, di rendere tutto razionalmente comprensibile! “L’essenziale è invisibile agli occhi” diceva il Piccolo Principe (chissà quante volte l’avevo letto e mai davvero compreso).

Ma ormai il seme era stato piantato: quella voce dolce e delicata (per usare la metafora di Jack Pransky, il flauto dolce) era nella mia testa e così sono andata avanti nella ricerca. Ho letto e ho incontrato tante persone che mi hanno fatto puntare lo sguardo a qualcosa di prezioso e ovvio ma così “difficile” per me da cogliere:
SENTO SOLO CIÒ CHE PENSO!!
Aspetta che lo rileggiamo insieme un attimo, con calma:
SENTO SOLO CIÒ CHE PENSO…
Cioè?
Le mie emozioni, il mio sentire dipendono da ciò che penso vero in quel preciso momento: se sono in riva al mare con il sole sulla pelle e l’acqua che rinfresca le mie gambe ma sto pensando a quanto sono sfortunata, come mi sentirò? Decisamente sfortunata!
E se durante la malattia di una persona cara pensassi anche solo per un attimo di essere fortunata a poter vivere quei momenti di vicinanza, connessione, aiuto e condivisione con i miei familiari, come mi sentirò? Viva, amata e decisamente fortunata!

Ecco, quando dico che la vita in fondo è semplice, intendo proprio questo: momento per momento il potere del pensiero creerà un film a mio uso e consumo e io quello sentirò, quello e soltanto quello!
Attenzione: ho detto semplice, non beata, in discesa, in panciolle, senza stress…
Prova a chiedere ad un alpinista o ad un velista se le difficoltà che incontra mentre arriva alla meta non sono parte del divertimento! In effetti qualcuno ha detto che la vita è uno sport da contatto!
Lo so, ti ho lasciato un mare di dubbi e di punti di domanda, vero?
Se davvero ti interessa comprendere meglio e più a fondo come semplificare la tua vita, allora devi raggiungermi il 23 e il 24 ottobre 2021 al 3° Congresso 3 Principi.
Lì troverai tante persone che come me (e come te evidentemente) sono alla ricerca di una vita più piena, più appagante e decisamente più semplice. Tanti relatori dall’Italia e dal Mondo che converseranno su come semplificare la vita, il benessere, il lavoro, il successo.
Il titolo? SEMPLIFICARE
Dove? ONLINE
Quanto costa? È GRATIS
Questo il link per aver più info: https://congresso3principi.it/
Se intanto vuoi saperne di più, se hai qualche curiosità o vuoi condividere con me qualche pensiero, fallo qui, ti ascolto!
Ci vediamo ad ottobre!
Simona
Letto, assaporato e gustato. A prescindere che sembra un commento di “parte” ho trovato davvero un grande giovamento nel leggerlo. Ti ringrazio Simona per averci regalato questa bellissima e anche ironica riflessione. Siamo onorati di averti con noi al Congresso.
Grazie Chiara, sarà un piacere per me essere parte di questo meraviglioso progetto insieme a te e a tante persone alla ricerca di una vita più semplice e sensata!
Ci vediamo ad ottobre!
Sono tre giorni che mi “sento” intrappolata dentro una convinzione, che ovviamente mi mette in un cattivo stato d’animo. Lo capisco che sono pensieri di emme. Ma come hai scritto. “quella voce dolce e delicata ” la sento risuonare leggera dentro di me e persino questi tre giorni di emme sono più leggeri.
Simona leggerti mi ha portata a casa, dentro di me ancora una volta. Non vedo l’ora di ascoltarti ancora. Grazie
Ciao Agnese, certo la vita è densa di emozioni ed è proprio questo a renderla meravigliosa!
Però comprendere che puoi ‘arrenderti’ alle emozioni sapendo che prima o poi la tempesta finirà e una nuova comprensione si offrirà a te, beh questo per me significa SEMPLICE!
Ci vediamo al Congresso!
Super Simona. Letta, arrivata. Grazie
Ciao Sonia, grazie per essere passata di qui!
Ti aspetto al Congresso allora!
Ciao Simona… già quella Voce Dolce e Delicata e tanto ” Inascoltata” …. è un Dono trovare la “strada” per poter apprendere e comprendere della sua Esistenza…e passo dopo passo iniziare a mettersi in “ascolto” con ciò che è “invisibile agli occhi” ….ed è davvero vero che è invisibile come è altrettanto vero che esiste ed è udibile e chissà …un giorno….passo dopo passo…..la Voce Saggia e Pacata ….potrebbe divenire la Bussola che indica la Direzione…voglio sperarlo …..Grazie Simona perché il Tuo Scritto mi ha permesso di fare questa riflessione e di ” rimembrarmi ” che Essa c è e che è sempre lì a mia disposizione…inoltre in questo momento si fa strada in me una nuova consapevolezza ..
Di fidarmi di ciò che Essa mi sussurra….si di Fidarmi e Crederci….Grazie Simona.
Giusy✨⛅
Ciao Giusy!
Che bella sensazione che traspare dalle tue parole! Si sente che stai guardando verso Qualcosa (con la maiuscola perché sembra roba grossa!) di nuovo e più adatto al tuo ora.
Avanti così, a vele spiegate!
Ci vediamo al Congresso
Nel momento in qui ho deciso di leggere l’articolo, ne avevo proprio bisogno . Grazie tremila simo
Ciao Molly, in effetti alcune volte sembra proprio che la Vita ci fornisca gli spunti proprio quando ne abbiamo bisogno. E alcune volte invece no… ma come mai? Anche la Saggezza Universale funziona a giorni pari e dispari?
Quando il cielo è coperto di nuvole, il sole sparisce? Oppure semplicemente le nuvole lo nascondono alla nostra vista? E se fosse così anche per la Saggezza? Alcune volte il nostro pensiero del momento nasconde ciò che sempre splende (la Saggezza appunto) e noi ci sentiamo al buio e senza soluzioni; ma poi il pensiero – o la nuvola – passa e torniamo a ‘vedere’ con più chiarezza. Ed è in quel momento che vediamo anche gli ‘spunti’ che la Vita ci offre!
Che ne dici?
A presto, ci vediamo al Congresso!
Buonasera Dott.sa Neonati! Lei scrive “ma perché la fai sempre così difficile??” la faccio così difficile perché secondo me io sono così difficile! Mi spiego meglio. I bambini sono i più semplici, le persone povere sono i più semplici, le persone che non hanno niente sono le più semplici ma io non lo sono perché dentro non lo sono. Se io dentro di me porto un macigno è difficile riuscire a rendere la vita ( che è già difficile di suo) come semplice. Lei me lo dice sempre: il problema della semplicità dipende dal sacco che abbiamo dentro: più pesa, più diventa difficile svuotarlo! Sta a noi svuotarlo! Giorno dopo giorno con le semplici cose!! Un caffè, un the, una passeggiata ecc ecc. Poi penso che dipenda anche tanto dalle persone e dagli ambienti che abbiamo attorno e dalle persone che ci hanno cresciuto. Per quanto riguarda il lato oscuro ( in star wars è spiegato benissimo ) sicuramente non aiuta a farmi vedere la mia parte semplice in parte semplice. Penso che ognuno di noi la sua parte semplice di Bambino/a è lì sempre con noi anche crescendo, solo che tante volte non sono in grado di usarla correttamente. A presto
Ciao Simona, comprendo che quando si è guardato per una vita al lato “difficile” delle cose, sembra quasi impossibile anche solo pensare che in realtà vivere è una questione semplice… ma quando tu dici: “svuotare il sacco con le cose semplici” secondo me hai una grande intuizione: se ti godi il the, se guardi il paesaggio mentre cammini, in realtà non stai più pensando alle difficoltà della vita ma ne stai assaporando la bellezza, momento per momento!
Raggiungici al Congresso, ascoltando persone che vivono situazioni simili alla tua (cioè tutti noi!), potresti intuire qualcosa di davvero nuovo sulla tua vita!
Ci vediamo il 23 e 23 ottobre!